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Adagiata su una dolce collina, sovrastata da boschi, Deruta offre un ampio panorama che va dal Monte Peglia fino a Perugia, spaziando dalla pianura del Tevere alle colline antistanti. A ridosso dell'antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio, da dove, salendo, per tre porte dell'antico sistema difensivo, si accede al centro storico.
Su questo svettano le torri civiche ed il campanile della chiesa di S. Francesco, sovrastanti la piazza rettangolare, che si apre con una bella fontana.
Lungo l'antica Via Tiberina, soprattutto dagli anni '50, si è sviluppata, invece, la parte nuova con numerosi laboratori artigianali per la produzione di maioliche artistiche.
Soprattutto a questa celebre produzione è legata l'attività di gran parte degli abitanti di Deruta.

Primi insediamenti furono favoriti dall' abbondanza di depositi di argilla nel territorio circostante, e dalla posizione geografica di Deruta a ridosso di importanti vie di comunicazione. La produzione nel periodo definito "arcaico ", a cavallo del XIII e XIV secolo, è in larga parte occupata da oggetti di uso domestico quali piatti, boccali, panate, versatori, realizzati al tornio con unica lavorazione, decorati con motivi geometrici o floreali, e talvolta zoomorfi, colorati con verde ramina e bruno manganese, su fondo grigio - bianco, ricoperte di vetrina a base di stagno.

Verso il '400 si assiste ad una evoluzione delle forme con l'affinamento della tecnica del tornio e delle decorazioni, con la comparsa dei colori giallo, blu, arancio. Gli oggetti assumono sempre più una funzione decorativa. Alla modifica delle forme si accompagna una notevole complicazione dei motivi ornamentali. Sono di questo periodo le produzioni di albarelli per uso farmaceutico e di vasi con manici a torciglione, recanti spesso l'effigie di nobili famiglie umbre; scene di guerra, di caccia, soggetti amorosi ed allegorici, simboli araldici sono raffigurati su importanti piatti.

Dalla seconda metà del '400, influenzata dal risveglio culturale neoclassico e dalla immigrazione di vasai provenienti da altri centri, la produzione derutese si arricchisce ulteriormente di forme, decori e tecniche. Domina in questo periodo la raffinata tecnica del "lustro"i. Le ceramiche rinascimentali derutesi sono richieste in tutta Europa .